A Mamma Natuzza
Mamma Natuzza un dì da voi io venni
a Paravati in cerca di conforto,
l’Angelo mio con celesti accenni:
- Cristo - disse - per noi, Cristo è Risorto! -
Di perdonare gli altri già ritenni
quello che agli occhi miei sembrava storto:
offrir le pene a Dio allor convenni
senza che alcuno ne subisse torto.
Natuzza amata, con il vostro aiuto
del Paradiso s’apriran le porte:
la vita acquisterà giusto valore.
Bisogna opporre al male un gran rifiuto
per debellar così la mala sorte…
e sulla Terra regnerà l’amore.
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