Viaggio alla scoperta di San Pietro di Caridà
Continua il tour di Approdonews tra i paesi della Piana di Gioia Tauro
Redazione -
Il 10 luglio 2017
di Domenico Caruso
Un po’ di storia
Il paese collinare Caridà, prima dell’anno
mille figura un agglomerato urbano nella zona Largo dei Nobili. Per il
Barrio e per frate Fiore da Cropani, il termine originario deriverebbe dal
greco e significa luogo ameno e dall’aria salubre.
Con i casali San Pietro e Garopoli, Caridà rientrò
nella giurisdizione della contea di Mileto (quindi casale di Borrello) e
signoria di varie famiglie nobili (Lauria, San Severino, De Mendoza, De Sylva
principi di Eboli).
Il 19 gennaio 1807 venne incluso dai francesi nel
governo di Laureana e nello stesso anno prese il nome del Santo locale. Il
Comune di Caridà e quello di S. Pietro nel 1811 furono aggregati al circondario
di Laureana di Borrello.
Con decreto del 1863 San Pietro cambiò la denominazione
in San Pier Fedele, mantenendo l’autonomia fino al 1928.
In quest’ultima data si costituì il Comune di San
Pietro di Caridà (comprendente i due centri) e San Pierfedele mutando nome ne
divenne frazione. Garopoli e Prateria fanno parte del Comune.
Il Flagello del 1783 provocò ingenti danni e
perdite umane.
Sono molte le opere architettoniche
risalenti al Settecento che hanno resistito al sisma, come i palazzi nobiliari
del centro storico.
L’economia del paese si basa principalmente
sull’agricoltura (uliveti e agrumeti).
Edifici sacri
1 – Chiesa di S. Maria Assunta. 2 – Chiesa di S.
Maria del Carmine (ricostruita nel 1830). 3 – Chiesa di S. Maria delle
Grazie (Matrice) – Custodisce, fra l’altro, la statua lignea di S.
Sebastiano. 4 – Chiesa di S. Pietro Apostolo (a S. Pierfedele) –
Edificata negli anni ’50 del XX secolo; la precedente era stata demolita dopo
il sisma del 1905. 5 – Chiesa di S. Nicola (a Garopoli).
Festeggiamenti
1 – Madonna del Carmelo e delle Grazie
(ad anni alterni per processioni e celebrazioni civili; nel giorno della
ricorrenza M. Grazie (2 luglio), M. del Carmine (16 luglio). 2 – S. Pietro
(giugno) a S. Pierfedele (soltanto rito religioso). 3 – S. Placido
Martire (Patrono della frazione S. Pierfedele – 2^ domenica di ottobre). 4
– S. Nicola (6 dicembre) a Garopoli, riti religiosi. 5 – S.
Rocco (16 agosto). 6 – S. Sebastiano (Patrono – 20 gennaio,
solo riti religiosi).
Tradizionale rappresentazione dell’Affrontata
per la Pasqua.
Personaggi principali
1 – Padre Ferdinando Castelli (n. 1920-2013) –
Saggista e conferenziere gesuita. Scrittore della Civiltà Cattolica. 2 –
Domenico Cavallari (n. 1724-1781), sacerdote. Opera principale (in
latino): Istituzioni di Diritto canonico. 3 – Domenico De Lorenzo,
nato a Tropea (1740-1812) – Scultore di circa 60 opere sacre. 4 – Giuseppe
Pennisi (n. 1930) – Nato a Milano, si stabilisce da bambino in Calabria.
Prof. universitario, autore di ricerche letterarie ed opere poetiche.
Curiosità
L’esercito italiano, dopo la disfatta di Caporetto,
aveva bisogno di armi. Così, la frazione Prateria fornì nel 1917 l’85 per cento
dei calci di fucile per la truppa. Proprietario degli immensi boschi del posto
era il marchese napoletano Francesco Maria Pellicano, che con un gruppo di
industriali del nord aveva costituito la Società Calabro Forestale per la
lavorazione del legno.
(Estratto dal volume di D. Caruso – Viaggio alla
scoperta della Calabria – (“La Piana di Gioia Tauro”) – Pubblicato dal
Gruppo Editoriale “L’Espresso” – (Ilmiolibro) -2017).
http://www.approdonews.it/giornale/?p=268104
Nessun commento:
Posta un commento